Vi segnalo una interessantissima sentenza della Corte Suprema di Cassazione, III sezione civile n.30293 del 31.10.2023, che affronta una serie di problematiche anche di interesse medico-legale.
Viene affrontato la questione della personalizzazione del danno e quindi quanto può rientrare nella percentuale riconosciuta e precisamente se il grado menomativo preclude attività comuni proprio a fronte del quadro percentuale riconosciuto o se quel pregiudizio patito dalla vittima sia diverso ovvero maggiore rispetto a casi consimili.
Ciò induce ovviamente a una valutazione delle due fattispecie da parte del CTU al fine proprio di evidenziare come il pregiudizio patito dalla vittima sia diverso da quello che potrebbe attendersi in casi consimili.
Il secondo punto prende in considerazione come le detrazioni della quota riconosciuta da INAIL debba riguardare poste identiche e non poste omogenee dal momento che l’Inail non indennizza alcun danno biologico temporaneo, personalizzazione, pregiudizi non patrimoniali non aventi fondamento medico-legale (giudizi morali).
Il terzo punto interessa le spese per il rilascio della cartella clinica e per la consulenza tecnica di parte che, avendo natura di allegazione difensiva tecnica, rientrano tra quelle che la parte vittoriosa ha diritto di vedersi rimborsate, a meno che il giudice non le ritenga eccessive o superflue.
Buona lettura
Dott.ssa Sarah Nalin
Segretario SMLT