Il solo Barème delle “Macro” non è più sufficiente”
Il concetto di “sofferenza correlata ” elaborato, sviluppato e applicato anche in CTU dal 2010 a tutt’oggi nel contesto professionale Triveneto ha trovato condivisione nel 2023 anche in SIMLA, che ha recepito sostanzialmente i presupposti tecnici interpretativi della componente “qualitativa” del danno alla persona.
Si tratta di una componente di danno che, in misura variabile rispetto ai parametri di inabilità e invalidità biologica, è comunque sempre presente nel danno alla persona e ha lo scopo di modulare in maniera tecnicamente compatibile il rapporto causale tra “disfunzionalità biologica” e ricaduta sugli atti comuni della vita quotidiana e sui comuni aspetti relazionali: rapporto che – come è noto a qualsiasi specialista che opera quotidianamente nel Settore della Valutazione del danno alla Persona – non è nè automatico nè proporzionale, essendo il concetto di “danno biologico” – come ha recentemente ricordato il Consiglio di Stato – solo un postulato.
In tali termini e sulla scorta esperienza maturata nel nostro contesto professionale, già da tempo avevo ritenuto necessario trasmettere al Ministero delle Imprese e del Made in Italy i risultati della Nostra Casistica ed alcune riflessioni personali in merito alla necessità di un approfondimento tecnico finalizzato ad una più adeguata configurazione di un sistema tabellare di liquidazione del danno non patrimoniale.
Analoga contributo è stato trasmesso necessariamente al Ministero della Salute e in SIMLA, sedi di confronto dove – a mio parere – la materia “tecnica” dovrebbe essere approfondita contestualmente alla prossima definizione del Baréme delle “Macro”, in sintonia con l’orientamento ora acquisito anche dalla stessa Società Scientifica.
Segue il testo del Contributo trasmesso al Ministero della Salute.
Il Presidente SMLT
Dr Enrico Pedoja